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DIARIO DI VIAGGIO: Annuncio ritardo...il treno...

Chiunque viaggi in treno ha sperimentato come gli annunci dagli altoparlanti in stazione o sul convoglio sembrano appartenere ad un'altra dimensione. Nelle stazioni le comunicazioni riguardano tutti i passeggeri, sui treni sono stati colmati dei gap. Prima i viaggiatori dei Regionali non potevano infatti “godere” di cotanta delizia lessicale. Ma ormai anche i Regionali hanno la voce pre registrata che ogni tanto sovrasta i chiacchiericci, lo squillo di telefonini, il pianto di un bambino e quant'altro di umano, sotto forma di audio, la carrozza esprime.

  1. Il treno Alta Velocità proveniente da Roma e diretto a Bari arriverà alla stazione di Caserta con 40 minuti di ritardo per la preparazione del treno...

Questo è un classico che ho sentito decine e decine di volte, cambia solo il numero di minuti. Può raggiungere il traguardo dei 180 (fuga dei passeggeri dai binari) o addirittura 360 (smanettamento collettivo sugli smartphone alla ricerca di un B & B dove trascorrere la notte). La prima cosa che mi chiedo è perchè continuano ad esprimere i ritardi in minuti oltre i 60. Uno già sta incazzato, si deve pure mettere a calcolare, con la scarsa lucidità che gli resta, che 360 minuti sono 6 ore. Vabbè. Ma la cosa che davvero supera la mia comprensione è la motivazione del ritardo, ossia la “preparazione del treno”. Conosco diversi ritardatari incalliti, ma nessuno impiega 40 minuti per prepararsi prima di uscire. Provo quindi ad immaginare in cosa consista la preparazione del treno e se la colpa è del macchinista che non riesce a scegliere quale divisa indossare o che profumo usare prima di mettersi ai comandi. Andiamo per esclusione: le ruote non si devono mettere a pressione, il rifornimento di carburante non è necessario perchè le motrici sono elettriche, una lavata a terra o nei bagni non penso la fanno all'ultimo momento. E allora? Vado su Google e cerco “preparazione di un treno”. Ecco cosa trovo: “Unione e distacco delle carrozze, compilazione dei documenti di scorta, verifica tecnica dei veicoli”. Ok l'unica cosa possibile per un ritardo di 40 minuti è che non trovavano le penne per compilare i documenti di viaggio.

Vediamo altre motivazioni di ritardi diffusi ai “gentili passeggeri” che, col passare dei minuti sempre meno gentili sono. Per “treni precedenti sulla linea”. Ma come il mio treno è stato superato da un altro treno che lo ha ritardato, come quelli che si lanciano a tutta velocità da una strada laterale e poi procedono davanti a noi a 20 all'ora? Ritardo per la “presenza di persone lungo la linea ferroviaria”. Boh un tizio che attraversa i binari può accadere, ma qui siamo ad una processione proprio lungo la linea dove deve passare il nostro treno. Ritardo per un “intervento delle forze dell'ordine nella stazione di...”. Questa mi fa pensare ad un assalto stile far west.

Ma l'annuncio che preferisco è il seguente: “Siamo fermi per l'attesa del transito di un altro treno, il treno si trova in un punto vietato alla discesa dei viaggiatori...” Su questa, secondo me, si sono impegnati decine di cervelli. Non è da tutti condensare in un unico messaggio tante indicazioni inutili e fuorvianti. In primo luogo la notizia che “siamo fermi” viene data dopo circa un quarto d'ora che il treno è bloccato. Punto secondo il Tav è sigillato come una scatoletta di sardine per cui nessuno, non solo non può scendere, ma nemmeno può gettarsi dal finestrino in quanto pure questi sono assolutamente fissi e bloccati. Certo, dopo mezz'ora si può iniziare a sbattere con la testa contro il vetro ma non ci sono precedenti di viaggiatori che, così facendo, sono poi riusciti a scendere. In ogni caso siamo in aperta campagna, sulla soglia di una scarpata, non c'è anima viva a vista d'occhio. Dove potrebbe andare il viaggiatore novello Houdini a cui è diretto il messaggio?

Ma tutto quello che avete letto finora non è nulla rispetto alla ciliegina sulla torta. Rfi, Rete ferroviaria italiana, per timore che qualcuno possa sbagliarsi negli annunci e improvvisare al microfono (non potrebbe a mio giudizio fare di peggio degli annunci creati finora) ha prodotto un tomo di 150 pagine in cui indica il testo e i contenuti dei messaggi da fare. Si chiama Mas (Manuale annunci sonori) è un po' inquietante per lo stile Minculpop ma se non ne avete avuto abbastanza finora dateci uno sguardo al seguente link https://www.rfi.it/content/dam/rfi/stazione/MAS.pdf . Buon divertimento.


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Un treno trasporta varia umanità, me compreso, che quasi quotidianamente copro il tragitto Caserta-Benevento-Caserta. Due volte al giorno, solo 45 minuti con l'Alta velocità in genere (ma tra ritardi, rallentamenti, stop forzati, i tempi non sono mai tali). Questo Diario di viaggio vuole raccontare di tale umanità. E il tutto è lasciato al caso perchè, ogni volta, ho un numero di prenotazione che mi assegna questo o quel compagno di viaggio. In fondo un treno e solo un mezzo per un viaggio nel viaggio: la vita.